L’Edouard Pennes Quartet nasce dalla comune passione per il Jazz Manouche. Mercoledì 8 maggio in Osteria Rabezzana, Edouard Pennes, accompagnato da Giangiacomo Rosso, Davide Ritelli e Giacomo Smith, figure di riferimento del genere a Torino, presenta una serata omaggio alla musica inventata da un autentico mito della 6 corde: lo storico chitarrista zingaro francese Django Reinhardt. La loro musica spazierà dai brani classici appartenenti alla tradizione dello Swing Manouche a composizioni inedite scritte da Edouard e minuziosamente arrangiate per il quartetto.
Chitarrista appassionato di jazz, in particolare di Django Reinhardt, Édouard Pennes scopre la musica all’età di sette anni. Dopo una formazione classica al Conservatorio, l’incontro con il chitarrista jazz-rock Stéphane Guéry gli fa conoscere i grandi jazzisti e le varie tecniche di improvvisazione. Entra quindi a far parte della scuola Atla di Parigi, dove inizia a formarsi nel bebop con Pierre Cullaz. Tra un concerto e l’altro a Parigi, si dedica al gypsy jazz, ascoltando i migliori chitarristi di questo stile. Ma è stato il grande Serge Krief, virtuoso della disciplina, a trasmettergli l’eredità di Django. Oggi suona in diversi gruppi di gypsy jazz e di musica improvvisata.
La storia di Django Reinhardt ha inizio dal fuoco di una roulotte. Un incendio, verso la fine degli anni ’20, che, invece di uccidere un giovane suonatore di banjo, gli consegnò diverse ustioni ed una nuova via per fare musica. Un dramma familiare, che portò Jean Reinhardt dalle ceneri di un campo rom ai grandi palcoscenici internazionali. Jean, da tutti conosciuto come “Django”, uscì da quell’inferno senza l’uso di una gamba, quella destra, e di due dita della mano sinistra. Sfidando il grave rischio di cancrena, decise di unire insieme il mignolo e l’anulare, formando così una sorta di improvvisato capotasto mobile. Da lì in poi, la vita di questo chitarrista belga è storia. Grande esponente del jazz, introdusse nei canoni tradizionali le ritmate innovazioni proprie della musica gitana, dando vita, di fatto, al Jazz Manouche.
FORMAZIONE
Edouard Pennes, chitarra
Giangiacomo Rosso, chitarra
Giacomo Smith, clarinetto
Davide Ritelli, contrabbasso