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Il Grignolino è un vino “anarchico”, come lo definiva Veronelli: “il più rosso dei vini bianchi e il più bianco dei vini rossi”.
È un vino speciale e per presentarlo al meglio l’Osteria Rabezzana, in collaborazione con Slow Food, ha organizzato venerdì 10 novembre, alle 20, una degustazione di 8 Grignolini dai produttori storici del Monferrato: Accornero, Canato, Cascina Valpane, Castello di Uviglie, Gaudio Amilcare, La Casaccia, Rabezzana, Vicara. La degustazione sarà guidata dal sommelier Antonio Dacomo “figlio d’arte del vino”, già capo-sommelier al Ristorante di Erbusco di Gualtiero Marchesi, presidente AIS del Piemonte per due mandati e, per un decennio, sommelier e responsabile del Ristorante alla carta del Relais Villa Sassi di Torino, stellato.
La produzione del Grignolino comincia nel XVIII secolo, nel territorio secolare dove viene prodotto ancora oggi, sulle colline del Monferrato a nord del Tanaro, nelle provincie di Asti e Alessandria.
Il nome del vitigno potrebbe derivare dal termine dialettale “grignola”, che indica i semi, particolarmente presenti in quest’uva, oppure dal verbo “grigné”, cioè digrignare, per via del gusto acidulo che fa digrignare i denti. Un tempo abbastanza diffuso, cade in oblio tra gli anni ’70 e ’80 per poi essere riscoperto oggi. Dal vitigno Grignolino si ottengono due doc: Grignolino d’Asti e Grignolino del Monferrato Casalese.
La degustazione sarà accompagnata da un piatto di salumi e formaggi: salame cotto, salame crudo, pancetta toscana, salsiccia di Bra, gorgonzola di capra, pecorino vecchio cacio, cruditè di verdure

Costo: 15 euro

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